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Itinerario 4 – Da porta Asinaria a Porta Latina

Il tratto di Mura che si estende tra Porta Asinaria e Porta Latina è lungo oltre tre km ed è stato a tratti modificato da interventi posteriori, che ne hanno alterato la leggibilità. Tra XVI e XVIII secolo, la rimodulazione dell’assetto urbanistico dell’area compresa tra le basiliche di S. Giovanni in Laterano e S. Croce in Gerusalemme ha inoltre modificato l’orografia della zona comportando la parziale obliterazione di un tratto di Mura, riscoperto negli anni Duemila, in occasione dei lavori per la metro C. L’urbanizzazione moderna ha inoltre contribuito a celare parzialmente il tracciato della fortificazione antica.

Porta Asinaria fu innalzata a cavaliere della via omonima, un percorso secondario rispetto alle più importanti vie Latina e Appia, oltrepassata la quale le Mura corrono lungo la pendice del colle Laterano, che in origine digradava ripido in direzione delle Mura stesse. Nel 1574 fu dismessa e sostituita da Porta San Giovanni, posta ad una quota più alta, coerente con l’innalzamento del terreno determinato da fenomeni naturali e antropici.

Procedendo verso Ovest, il fronte esterno delle Mura prospetta sui giardini di via Sannio, mentre, in corrispondenza della vicina via Locri è celato da una residenza privata, villa Elika. In questa zona, le Mura Aureliane costituiscono il confine tra lo Stato Italiano e Città del Vaticano. Nascosta tra villa Elika e il giardino del Pontificio Seminario Romano (Piazza S. Giovanni in Laterano n. 4), si trova una piccola porta, la cosiddetta posterula lateranense, che costituiva un passaggio secondario attraverso le Mura. La cinta difensiva prosegue nell’area della Società Sportiva Romulea e, attraversato l’incrocio tra piazzale Ipponio e via dei Laterani, riprende a correre lungo via della Ferratella fino a porta Metronia, costeggiando il Tennis Roma.

Tra Porta Metronia e Porta Latina, le Mura Aureliane, allineando a distanze regolari di 30 metri 19 torri, seguono un andamento leggermente ondulato verso sudovest racchiudendo all’interno le propaggini del Celio e dell’Aventino. Porta Metronia fu costruita in corrispondenza di una rientranza della valle delle Camene per permettere l’accesso al Celio. Senza torri ai lati, era protetta dalle Mura stesse e solo in un secondo momento fu dotata della torre sporgente verso l’interno della città con funzione di controporta. Dal 1122 fu murata e chiusa, poiché al tempo del papato di Callisto II si decise di farvi passare il canale dell’acqua Mariana.

Dal punto di vista architettonico le Mura si presentano per lo più nella fase onoriana. Le torri hanno pianta quadrata a due piani, comunicanti mediante una scala, aperte sul fronte interno da due o tre finestre ad arco; sono collegate tra loro da un camminamento coperto, nel quale si aprono le feritoie per gli arcieri, modificate nel XIX secolo quando furono adattate per la fucileria. All’esterno, la sistemazione a verde del Parco Lineare permette di apprezzarle in tutta la loro bellezza e altezza e nel palinsesto murario, che è il risultato di infiniti interventi di restauro. Dal lato interno, lunghi tratti erano rimasti coperti da terreni di riporto che in alcuni punti raggiungevano l’altezza di circa sei metri, accumulatisi a partire dal XVI secolo fino alla fine degli anni Settanta, quando i restauri del Comune di Roma le recuperò.

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