Stemma attestante l’intervento di ricostruzione di papa Giulio III Del Monte.

Stemma di Giulio III Del Monte
Itinerario 1. Da Porta Flaminia a Porta Pia / 1151
Itinerary 1. From Porta Flaminia to Porta Pia / 1153
Il passaggio di Roma al giovane Regno d’Italia nel 1870 comportò la trasformazione del volto della città con l’urbanizzazione di proprietà più periferiche rispetto al centro storico, soprattutto negli anni successivi all’approvazione del Piano Regolatore del 1883. Villa Boncompagni Ludovisi venne venduta alla Società Generale Immobiliare e il terreno fu lottizzato a scacchiera irregolare lungo l’asse di via Boncompagni. I progetti, riguardanti un’edilizia mista di palazzi e villini, prevedevano la costruzione di eleganti residenze insieme a edifici pubblici o di rappresentanza. L’architettura in gran parte si conformò allo stile eclettico, con richiami e contaminazioni formali tra vari stili del passato. Gli esempi che si possono elencare vanno dalla chiesa neoromanica di San Camillo de Lellis al barocchetto romano del villino Boncompagni, oggi dimora del Museo Boncompagni Ludovisi per le arti decorative. E ancora il villino Florio con le decorazioni in stile liberty, le splendide cancellate del villino Rasponi, gli eleganti villini Folchi, Rudinì, de Hernandez, Maraini, Macchi di Cèllere.

Camminando all’esterno del circuito, lungo le Mura costeggiate da corso d’Italia, sul lato opposto della grande arteria di collegamento è possibile ammirare la splendida Villa Borghese, residenza suburbana voluta nel 1608 da Scipione Borghese Caffarelli, nipote di papa Paolo V Borghese (1605-1621). Inizialmente l’area verde venne organizzata secondo il gusto rinascimentale dagli architetti Flaminio Ponzio e, successivamente, Giovanni Vasanzio. Nel secolo XVIII venne rinnovata secondo il gusto contemporaneo con viali alberati e fondali architettonici. Ampliata nel XIX secolo, venne poi venduta nel 1901 allo Stato italiano e passò poi al Comune di Roma con il nome di Villa Umberto I. Fulcro della proprietà è il Casino Borghese, progettato da Flaminio Ponzio, oggi sede della Galleria Borghese. Il museo è ricco di capolavori di grandi maestri, tra questi Gian Lorenzo Bernini, Tiziano, Antonio Canova, Caravaggio, Raffaello.

Le Mura Aureliane in quest’area fungevano da confine settentrionale della grande residenza realizzata dal cardinale Ludovico Ludivisi, nipote di papa Gregorio XV Ludovisi (1621-1623). La villa e il suo parco furono ammirati dai contemporanei e dai viaggiatori italiani e stranieri, la fama era alimentata soprattutto alla preziosa collezione archeologica conservata in questo luogo. Grandi viali alberati conferivano ampio respiro alle splendide scenografie dei giardini. Il viale che conduceva al Casino dell’Aurora aveva come sfondo il grande busto di un giovane militare dai tratti ispirati ad Alessandro Magno. La scultura è sopravvissuta ai cambiamenti urbanistici ed è tuttora incastonata, come nei secoli passati, in una delle torri delle Mura, visibile percorrendo via Campania.

Il tratto che prosegue lungo via Campania, da Porta Pinciana, è sicuramente uno dei tratti
in migliore stato di conservazione delle Mura Aureliane. Recenti restauri hanno reso
fruibile per le visite un lungo percorso del camminamento coperto, le torri adiacenti e gran
parte del camminamento scoperto superiore. L’accesso si trova al numero civico 4 di via
Campania.

Le sue origini risalgono al 1890 quando la Società Ginnastica Roma venne costituita, ma
solo nel 1920 la sede venne spostata nell’area del Muro Torto. Fu uno dei primi circoli
sportivi della capitale e negli anni le sue attività di organizzazione e diffusione
dell’educazione fisica e dello sport nel contesto cittadino si consolidarono. Numerose
furono le discipline praticate: ginnastica, tennis, podismo, pattinaggio, tiro a segno e altre.
Superate le difficoltà della seconda guerra mondiale, durante le olimpiadi del 1960 fu la
sede per gli allenamenti della squadra giapponese.

Residenza cinquecentesca situata sulla collina del Pincio, fu realizzata per volere del
cardinale Giovanni Ricci da Montepulciano tra il 1564 e il 1575 con la trasformazione di un
preesistente edificio in un complesso architettonico panoramico. Successivamente, il
cardinale Ferdinando de’ Medici l’abbellì e fece poi realizzare uno studiolo all’interno di
una torre delle Mura Aureliane, decorato con straordinari affreschi. Attorno alla villa venne
creato uno scenografico parco. Nel 1803 Napoleone trasferì a Villa Medici l’Accademia di
Francia, ancora oggi ospitata in questa residenza.

Struttura edificata per collegare la terrazza del Pincio con il viale del Muro Torto.
L’impianto, costruito nel 1926 con le fattezze di una torre, conteneva due ascensori e
garantiva un servizio di trasporto diurno collegando i 15 metri di dislivello con le linee
tramviarie che transitavano alla base delle Mura Aureliane.
