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Fidelio Gonzales


Più avanti, sul lato prospiciente via Ipponio, è visibile una torre caratterizzata da un paramento in blocchi di tufo rossiccio nella porzione inferiore e di laterizi in quella superiore. All’interno si trovano due camere sovrapposte collegate da una scala centrale. La torre originaria del periodo di Onorio è stata restaurata con probabilità nell’alto medioevo, come si può desumere dalla tecnica muraria del restauro. A partire dal 1939 è stata utilizzata come studio d’artista; il primo ad abitarvi fu l’architetto Remo Riti, e poi, tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, il pittore Saviniano Salvator, l’architetto Pio Chiaretti e infine l’artista messicano Fidelio Gonzales, che rivestì le scale interne e i pavimenti di moquette secondo la moda dell’epoca.

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