Osservando dall’esterno porta Tiburtina, sulla torre di sinistra si notano due stemmi cardinalizi della fine del Cinquecento; il primo di Antonio Carafa, il secondo di Alessandro Farnese. Forse i due personaggi avevano acquisito il diritto di riscuotere il dazio a porta Tiburtina.
Altri stemmi osservabili in questo settore, testimoniano la realizzazione di lavori pubblici: lo stemma di Felice Peretti sottolinea la costruzione dell’Acquedotto Felice che in questo tratto corre parallelo alle Mura; quello di Niccolò V firma l’intervento di restauro della torre prospiciente il taglio della via Tiburtina moderna.