I restauri compiuti durante il pontificato di Pio VII (1800-1823) videro all’opera l’architetto camerale Giuseppe Valadier, che aveva ricevuto dalla Reverenda Camera Apostolica i compiti di: garantire che non ci fossero intromissioni fraudolente all’interno delle Mura, eliminare la vegetazione infestante e assicurare la stabilità della fortificazione, reintegrandone i mattoni continuamente sottratti dai carrettieri per ricavarne materiale da costruzione. Per reintegrare le lacune esistenti furono utilizzati prevalentemente mattoni recuperati dalla demolizione di muri ed edifici antichi.

