In questo punto si trova una lapide che ricorda i lavori di restauro del 1752 finanziati da papa Clemente XIV tra Porta S. Lorenzo (o Tiburtina) e Porta Pia, per il quale furono impiegati 3357 scudi. Clemente XIV è uno dei papi moderni maggiormente impegnato nella manutenzione delle mura civiche; i suoi interventi sono caratterizzati dall’uso della cosiddetta tegolozza, ovvero frammenti di tegole e laterizi antichi riutilizzati.
Nel corso del restauro furono chiuse tutte le finestre e le feritoie delle mura, per impedire il passaggio di merci sottratte al pagamento del dazio.
L’epigrafe ricorda i Conservatori e il Priore dei Caporioni di quell’anno, magistrati romani addetti, tra l’altro, alla manutenzione delle mura.