La porta, caratterizzata da un solo fornice rivestito in travertino, si apre nelle Mura Aureliane a poca distanza dalla antica porta Asinaria, alla quale si andò a sostituire come accesso alla città nel corso della seconda metà del XVI secolo.
In principio, infatti, papa Pio IV Medici nel 1564 fece aprire un varco in corrispondenza di una delle torri di questo tratto delle Mura, probabilmente per agevolare l’ingresso in alternativa alla porta antica, la cui quota di calpestio era ormai troppo bassa rispetto al suolo circostante. Successivamente, per volontà di papa Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585), si procedette ai lavori di riorganizzazione della viabilità sia interna, verso la basilica di San Giovanni, che esterna, verso i Castelli Romani, e si edificò la nuova porta.
Il progetto dell’opera si deve a Giacomo del Duca, architetto di origine siciliana, già allievo e collaboratore di Michelangelo nella realizzazione di porta Pia, che si avvalse della collaborazione dei capomastri Bartolino e Giulio di Castello e Giovan Maria de Rubeis. La porta è costituita da un arco decorato da bugne dal taglio obliquo e dal taglio piatto, compreso tra due paraste giganti composte da bugne rustiche e bugne lisce alternate. In alto si imposta l’attico, traforato da balaustrini e decorato da ghirlande in corrispondenza delle paraste. Al centro è collocata la targa con l’iscrizione celebrativa che ricorda l’apertura della nuova porta, realizzata nel 1574 «per pubblica utilità e ornamento della città». Al di sopra è presente lo scudo di uno stemma, privo tuttavia degli elementi araldici. Sulla chiave dell’arco trova posto una testa moresca in marmo, con il capo adornato da una ghirlanda di fiori e con il collo abbellito da una collana di perle, probabile riferimento alla gloriosa vittoria riportata nella battaglia di Lepanto (1571) dalla Lega Santa contro l’impero ottomano.
La vicinanza della basilica lateranense, cattedrale di Roma, deve aver imposto la pianta asimmetrica della porta: il lato in direzione della chiesa presenta infatti un angolo di apertura maggiore rispetto all’altro, quasi un invito ad indirizzare il flusso di pellegrini e cittadini verso il luogo santo.