Nel Settecento, si decise di spostare la residenza dei Padri Penitenzieri, un ordine minore francescano istituito da Pio V (1566-1572) e incaricato delle confessioni dei prelati, dal Vecchio Palazzo Lateranense all’area sul fianco della basilica di S. Giovanni in Laterano. L’architetto Alessandro Galilei progettò e realizzò, tra il 1734 e il 1736, un ampio dormitorio, un refettorio e vari ambienti di servizio; inoltre dotò l’edificio di un’area verde che raggiungeva le Mura urbane. In seguito al rialzamento del piano dell’orto e all’obliterazione delle bocche predisposte nelle Mura per lo scolo delle acque, nel 1741 il tratto di fortificazione corrispondente all’orto cedette. Le Mura crollate furono restaurate tra il 1744 e il 1745 sotto la direzione del marchese Girolamo Theodoli. Oggi il tratto superstite fa da sfondo ai campi da gioco della Società Sportiva Romulea e costituisce il confine tra il giardino del Pontificio Seminario Romano di proprietà della Santa Sede e lo Stato Italiano.
Il tratto successivo è parzialmente coperto da un edificio utilizzato per il gioco delle bocce. Sono ancora visibili l’impianto quadrangolare di una torre e di una porzione di camminamento che mantiene piccole fuciliere simili a quelle utilizzate al tempo di Pio IX per il posizionamento dei soldati a difesa della città.

