Il tratto di fortificazione compreso tra porta Latina (LINK) e porta S. Paolo (LINK) è lungo circa 2, 6 Km. Si caratterizza per la presenza di un imponente intervento di restauro rinascimentale noto come Bastione Ardeatino, che ha fortificato, sostituendolo, un esteso tratto di mura.
Il tracciato ha un andamento articolato da porta Latina a porta S. Sebastiano con un cambio di direzione piuttosto netto in corrispondenza di via Talamone. Superata porta S. Sebastiano, si presenta invece pressoché rettilineo, scendendo fino a porta S. Paolo.
Le mura presentano una cesura netta all’altezza di via Cristoforo Colombo i cui fornici, aperti per il traffico veicolare negli anni ’50, interrompono la continuità del tracciato e del tessuto urbano. Un intervento analogo ha portato all’apertura del passaggio di via Guerrieri, dove sono bene evidenti la muratura onoriana, i restauri rinascimentali e quelli degli anni ’60. Mentre il tratto che univa le mura di viale Giotto a porta Ostiense fu tagliato per il passaggio della viabilità che confluisce nel piazzale dietro porta S. Paolo da viale di porta Ardeatina.
Lungo tutto il lato esterno alla città, da via di Porta Latina a via di Porta Ardeatina, il percorso a piedi è agevole e il prospetto delle mura sempre godibile.
All’esterno il primo tratto è costeggiato da quartieri sviluppatisi nel corso del ‘900: si tratta di edilizia abitativa che, procedendo verso sud ovest, diviene prima residenziale poi di lusso a partire dall’incrocio con via Appia Antica.
Oltre via Cristoforo Colombo, proseguendo verso via Guerrieri, il tessuto urbano si distingue per la presenza del parco di Villa Osio, superato il quale si sviluppa un quartiere costruito nella seconda metà del 900.
All’interno della città, da porta Latina a largo Giovanni Chiarini, si susseguono estese proprietà private che, ostacolando la viabilità, impediscono la visibilità delle Mura. Fruibile invece è il tratto che corre lungo viale Giotto e delimita il quartiere di San Saba.
Il tratto di Mura lungo il viale di Porta Ardeatina costituisce uno degli esempi più conservati e significativi del tipo architettonico utilizzato nella ricostruzione della cinta difensiva da parte di Onorio, di cui è apprezzabile sul prospetto interno il camminamento coperto che, nel tratto di viale Giotto, si presenta invece scoperto.
Sul fronte esterno si conservano ampiamente le cortine laterizie relative ai lavori di Onorio lungo l’intero tratto; mentre si apprezza la muratura di Aureliano, soprattutto nel tratto di fronte Villa Osio. Interessanti sono le feritoie per gli arcieri, alcune delle quali sono state modificate nel XIX secolo per adattarle alla fucileria. Numerosi e consistenti sono anche i rifacimenti ad opera dei pontefici, dal Medioevo e fino alla seconda metà dell’800, databili grazie a numerosi stemmi e iscrizioni papali.