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Villa Elika

In via Locri, un immobile a più piani con ampio terrazzo occupa lo spazio triangolare costituito da una profonda rientranza delle Mura, in corrispondenza del Laterano, e ne impedisce la vista.
Alla metà dell’Ottocento, l’area fu ottenuta in concessione da Pietro Cardella, un floricultore romano noto per le sue vittorie all’Esposizione annuale di camelie. Il vivaio fu in seguito ceduto alla famiglia Del Drago, che dedicò il complesso alla bella Angelica, moglie del principe Ferdinando (1857-1906). Il luogo era conosciuto come “villa Elika”. Nel 1929, la baronessa Avanzo rilevò l’intero fondo e ricostruì il vecchio casino, ampliandolo. Di questa ristrutturazione poco rimane se non l’imponenza di un complesso a cinque livelli affacciato sulla Basilica di San Giovanni e sulle Mura Aureliane.

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